Home
Piante

Coltivazione minima

Molti anni fa cominciai a piantare qualche pomodoro e qualche zucchina su un pezzetto di terra. Vangavo in profondità, eliminavo sassi e radici e, dopo aver trapiantato, zappettavo continuamente intorno alle piantine eliminando ogni erbetta che provava a spuntare. Il terreno, argilloso al 100% si asciugava continuamente e continuamente innaffiavo. Quando riuscivo a procurarmi un po' di concime ottenevo un buon raccolto di pomodori e zucchine.

Internet ancora non esisteva. Non avevo nozioni di orticultura e, col senno di poi, nessuna nozione di biologia delle piante. Guardavo quello che facevano i vicini e cercavo di imitarli. Comprai un libro intitolato "L'orto di casa" scritto da un inglese, che spiegava dettagliatamente come realizzare un orto. I metodi descritti erano sostanzialmente quelli tradizionali.

Una domanda però me la feci: come mai nei bordi dei fossi e nei prati incolti le erbe, i cespugli e gli alberi crescevano rigogliosamente senza che nessuno li zappasse e innaffiasse? La risposta che mi davo, e che mi davano, era che un conto erano le piante selvatiche e un conto quelle coltivate.

Per evitate che il terreno si asciugasse troppo velocemente cominciai a mettere intorno alle piante un bello strato di erba tagliata dal prato e raccolta nel sacco del rasaerba. Dove riuscivo a tenerla coperta sino all'inverno, la terra rimanave più morbida e era più facile da vangare. La vangatura preventiva e l'eliminazione di tutte le erbe restava però un dovere.

Per anni sono andato avanti così. Senza appassionarmi troppo alla cosa, dedicandogli poco tempo, riservandogli uno spazio minimo e faticando parecchio.

E' arrivato Internet e le informazioni si sono moltiplicate. Sono rimasto folgorato da Fukuoka. Ho comprato il suo libro. Ho provato a far crescere gli ortaggi fra le erbacce e a buttare manciate di semi per terra sperando che germinassero. I risultati? Disastrosi. L'applicazione del suo metodo nelle nostre zone non è per nulla semplice.

Poi è stata la volta dell'orto sinergico. Sembra facile, ma non lo è. Altro fallimento seguito alla grande fatica di realizzare bancali rialzati. La ragione del fallimento non dipende dal metodo ma dall'illusione di aver capito come fare senza in realtà non aver capito nulla.

A questo punto mi sono messo a studiare. Ho capito che meno intervieni sul terreno, meglio è. Ho capito che a lavorare la terra ci pensano le radici, i lombrichi, i microorganismi di tutti i tipi. Ma ho anche capito che aumentare la fertilità di un terreno pesante e argilloso come il mio non è per nulla facile. I principi dell'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka di Ruth Stout di Ernst Gotsch di Emilia Hazelip di Giancarlo Cappello sono senz'altro validi, ma i metodi di realizzazione comportano comunque lavoro, fatica, studio, osservazione, adattamento al proprio particolare ambiente.

Questa è una prova che documenterò in diretta. Il terreno non è stato minimamente lavorato e nemmeno arieggiato con la forca. Fino a due giorni fà era coperto da un metro di erba. La ragione è che quest'anno non ho potuto lavorare prima, così l'erba è esplosa e il terreno è già idurito. Proverò con un metodo mutuato dal metodo Zai.

CLAUDIO MINELLI
PHOTOS

  • Zai30 maggio 2021: Con una robusta vanga scavo delle buchette profonde 15-20cm.
  • Zai30 maggio 2021: La terra è dura e argillosa.
  • Zai30 maggio 2021: La forma delle buchette dipende dal tipo di vanga utilizzata. Una robusta lama triangolare.
  • Zai30 maggio 2021: Un compost autoprodotto con sfalci di erba, rifiuti di cucina, lettiere del pollaio, terra.
  • Zai30 maggio 2021: Una/due cucchiaiate di compost per ogni buchetta.
  • Zai30 maggio 2021: Un po di terra sopra il compost per non mettere direttamente le radici a contatto con il compost.
  • Zai30 maggio 2021: Spero che il compost sia maturo, altrimenti si mangierà le radici. La terra sopra darà più tempo al compost per maturare Spero sia sufficiente.
  • Zai30 maggio 2021: Nel vasetto delle piantine di mais ho inserito un paio di fagioli. Si arrampicheranno sul mais. Spero.
  • Zai30 maggio 2021: Colmo le buche con la terra dell'aiuola e copro con l'erba tolta ieri dalla stessa aiuola.
  • Zai30 maggio 2021: L'erba ombreggia la terra, diminuisce l'evaporazione, ostacola lo sviluppo di nuova erba.
  • Zai30 maggio 2021: Annaffio e annaffierò anche nei prossimi giorni fintanto che avrò la senzazione che le piantine abbiano attecchito.
  • Zai6 giugno 2021: Le piantine hanno attecchito. L'ho annaffiate quasi tutti i giorni con l'annaffiatoio.
  • Zai6 giugno 2021: I tubi che si vedono erogano pochissima acqua. L'ho installati anni fà seguendo le indicazioni di Emilia Hazelip, ma la mia idea attuale è di non utilizzarli proprio.
  • Zai6 giugno 2021: Le erbe invadono l'orto e crescono rigogliose senza che nessuno le innaffi. La differenza è che le erbe germinano e crescono dove possono, gli ortaggi pretendiamo di farli crescere dove vogliamo noi
  • Zai29 giugno 2021: Ho aggiunto molte altre piante: zucchine, fagioli, e altre. Stanno bene, ma la crescita non è eccezionale.
  • Zai29 giugno 2021: Forse sono un po troppe. Alle fine giudicheremo i risultati.
  • Zai29 giugno 2021: Un po tutte le aiule sono state popolate con la stessa tecnica.
  • Zai29 giugno 2021: La cosa certa è che, anche con questa tecnica, il lavoro è molto. Ogni tanto le erbe spontanee vanno tagliate altrimenti coprirebbero tutto.